- Novembre 10, 2022
- Visibileweb
Ben lungi dalle sue prime fasi evolutive, oggi l’e-commerce sta vivendo un momento di importante maturazione che si sta peraltro arricchendo di nuove e interessanti tendenze. Insomma, l’occasione giusta per prendere in mano il Global Consumer Report: Current and Future Shopping Trends di BigCommerce e fare il punto su come stiano cambiando le abitudini dei consumatori online nel corso di questi mesi.
Dal Metaverso agli NFT
Una parte non marginale del dossier è dedicato ad alcuni dei tratti maggiormente distintivi degli ultimi anni: il Metaverso, le criptovalute e gli NFT. Per il report, si tratta di tecnologie che sono già applicabili nel mercato dello shopping online, con i consumatori che sembrano tuttavia essere profondamente divisi tra favorevoli e contrari all’utilizzo di tali innovazioni.
In particolare, il 46% degli intervistati ha affermato di essere propenso a sperimentare il loro utilizzo nel commercio online (il 52% non è propenso, la parte rimanente è incerta), ma le differenze all’interno dei diversi Paesi sono notevoli. Per quanto concerne gli NFT, la prudenza è invece maggiore: il 26% degli intervistati ha ad esempio affermato di non sapere nemmeno di che cosa si tratta, con una quota che si rivela molto simile in tutti i Paesi oggetto di analisi.
Per quanto infine concerne le criptovalute, solo il 5% dei consumatori ha dichiarato di utilizzarle per lo shopping online. Si noti tuttavia che della piccola parte di consumatori che usa le criptovalute per gli acquisti beni e servizi, due terzi afferma che sono propri le valute digitali lo strumento preferito per regolare le proprie transazioni commerciali. Si noti altresì che questa percentuale risente evidentemente del fatto che sono ancora pochi gli esercenti che permettono ai propri clienti di realizzare operazioni di shopping regolandole attraverso le criptovalute, asset class ancora poco disponibile negli e-commerce italiani e, più in generale, in tutti gli esercenti a livello internazionale.
Cosa vogliono gli acquirenti online
Passando poi alle tendenze in materia di esperienze di acquisto, il report afferma come il 38% degli intervistati sia disposto a condividere i propri dati a seconda delle informazioni richieste, mentre un 29% si dichiara più prudente, affermando che dipende dal marchio. Il 23% degli intervistati non è invece disposto a fornire i propri dati personali in generale, qualsiasi sia il marchio o la finalità per cui sono richiesti.
Tra coloro che sono favorevoli a concedere l’utilizzo dei propri dati personali, si rileva una crescente quota di chi afferma di farlo poiché desidera disporre di un’esperienza di acquisto più personalizzata, richiedendo pertanto una maggiore e unica attenzione da parte dei brand, piuttosto che il ricorso a un servizio di consumo che sia standardizzato per tutti i consumatori dello stesso marchio. Insomma, l’esperienza utente personalizzata assume un’importanza sempre più prioritaria in ambito online ed è lecito immaginare che nel corso dei prossimi mesi si confermerà la stessa tendenza, premiando in tal modo tutte quelle aziende che sfrutteranno i canali digitali per proporre alla propria clientela un’esperienza sempre più unica e appagante.